giovedì 17 dicembre 2009

Grandi Consolazioni



Ciao care e cari,


Eccoci qui con un piede sulla scaletta dell'aereo per tornare alla penisola..zero voglia di rientrare nella bagarre post "impatto architettonico" milanese di S. B. (non si sa mai..)..ma tanta voglia di vedere molti di voi (come al solito agenda fitta fitta e impossibilità di vedere tutti..).




Oggi vi raccontiamo di musica.



Classica (ho sentito un rumore di sedie e gente che scappa?).




Cioè, in realtà prima volevo ringraziare Andrea che ci ha spedito su 2 cd di musica che fan calda compagnia..ebbene si..le cose arrivano fin quassù! E le relazioni han bisogno di cibo, per sopravvivere.




Dicevamo, musica classica. Una delle scoperte berlinesi. Adesso non è che dovete immaginarci con panciotto (cioè, quello sì..ci si veste a strati qui..) in poltrona (che non abbiamo..però abbiam comprato un divano a 2 posti pulciosissimo a 35 Euro al mercato delle pulci.. e mai nome fu più azzeccato..però la Giò e Ale ci han dormito e non si grattano oggi più di quanto facessero prima..) ad ascoltare musica classica. Però, come si è detto altre volte, questo è un viaggio alla scioperta di cose nuove...




Quindi.




Quindi qui, tra le varie cose gratis che si possono fare, c'è un concerto a settimana di musica classica che viene fatto nel Foyer della Philarmonie. Di solito son progetti di un/a componente della Berliner Philarmonie che chiama a suonare altra gente.




Ma veniamo al sodo. Martedì siamo riusciti ad andare e, per la prima volta, c'era Mozart. Cioè, non lui lui, musicisti che suonavan pezzi suoi (quelli allegati quà sotto..i pezzi, non i musicisti..). Ed è stata una rivelazione. Ho capito una cosa che altre volte mi ero già detto.




La musica classica è una grande consolatrice.




Mi spiego..queste ultime due settimane sono state un pò...un pò...così, tirate..un pò di ansie da futuro, da decisioni che dovremo prendere e non saran facili..e l'umore faceva un pò di Bunjee Jumping. Con questo spirito siamo andati alla Philarmonie ad ascoltare e vedere (è questa la vera scoperta, vedere suonare la musica classica...il carisma degli strumenti, questi archetti che corrono, gli occhi che si incrociano per intese impercettibili, la gente di tutte le età che accorre e musicisti di tutto il mondo che parlano una sola, antica ma anche moderna, lingua..oltretutto il bello di qs concerti è che ci si siede dove capita, senza sedie, perlopiù per terra..e noi siam quasi sempre seduti per terra di fianco al palco).




Ebbene...pian piano qs musica (questo Mozart è risultato per per certi versi più accessibile di altri concerti sentiti..e a tratti modernissima..voglio dire, scritta nel 1780..) è entrata dentro, si è svolazzato (ascoltate bene il terzo movimento) in giro per gli spazi..a tratti anche un pò commosso (come ci siam confessati a vicenda dopo il concerto..).




Grande, grande, grande consolazione.




La musica.




Ok, tra qualche ora, Italia.




Sale l'emozione.




Tschussy







Ecco qui gli allegati (in coda doveva esserci una chicca che non riesco ad Uplodare...ci riproverò!!)..d'altronde il Natale ed il Capodanno sono o non sono i momenti dell'anno in cui si ascolta musica classica? Per quest'anno ve la proponiamo noi (bruciando sul tempo i vari concerti capodanneschi!)


Quintetto per clarinetto, 2 violini, viola e violoncello (KW 581) (1789)




http://www.youtube.com/watch?v=tDsJafY5ePA&feature=PlayList&p=C4CF79AAAF301679&index=5




http://www.youtube.com/watch?v=xOkMZUmf1EQ&feature=PlayList&p=C4CF79AAAF301679&index=0




http://www.youtube.com/watch?v=rXFlnLlpwUo&feature=PlayList&p=C4CF79AAAF301679&index=1




http://www.youtube.com/watch?v=sT3LIk_p70Q&feature=PlayList&p=C4CF79AAAF301679&index=2







Quartetto per Oboe, Vilino, Viola e Violoncello (KW 370) (1781)




http://www.youtube.com/watch?v=fLKd-d4RPmA&feature=PlayList&p=9016A72A700FE917&playnext=1&playnext_from=PL&index=1
























lunedì 7 dicembre 2009

Jam session


































































































































Scusate l'assenza, è tutta colpa di Facebook.

Riproviamoci, i blog permette quel respiro che troppo spesso quell'aggeggio biancoblu non permette. E poi qui è più intimo.
Dunque.
Sabato sera.

Organizzazione impeccabile: Alla ricerca del' Eintritt frei (entrata libera).
Dopo una premiazione di corti sul muro nel quartiere Mitte, ci dirigiamo verso "Ovest".
Charlottemburg by night. Forse (non siamo riusciti a risalire..) la nostra prima serata dacchè siam qui nell'ex Ovest (cioè, anche Kreuzberg era Ovest ai tempi, ma oggi non sembra davvero..).
Ed in effetti.
Sembra un'altra città.

Arriviamo verso le 23.30 e il locale Jazz che a mezzanotteemezza ospita la Jam session (frei..) è pieno per un concerto a 14 Euro..
Ok, ci rifugiamo nel Caffè Jaques Brel (das ist Charlottemburg, baby..) per una birretta per ritentare l'assalto all' "A-Trane" più tardi.

All'ora stabilita siam lì, approfittiamo del tabagismo della gente che si fuma la sigaretta fuori per trovare un micro tavolino sotto il palco.
Dopo qualche minuto arriva un tipo abbastanza assurdo (basettona, pantaloni di velluto neri di due o tre taglie troppo grandi, giacca a scacchi con sotto maglietta dei San Francisco 49..) che salito sul palco (ondeggia? Si, decisamente..) ci chiede se può appoggiare il suo (decimo?) bicchiere di vino bianco sul nostro tavolino. Naturlich..
Poi arrivano il batterista ansioso (poretto , capiremo più tardi, è l'unico a sbattersi per tenere assieme il trio..) e il contrabbassista polleggiatissimo.

Dalla presentazione capiamo che il sassofonista (che dallo spaesamento del volto potrebbe essere arrivato oggi dal Turkmenistan, ed invece è tedesco..) dev'essere uno bravo.
Attaccano. Tosti, Jazz tirato. E il sassofonista (se sopravvive, ci diciamo io e Vi..) è davvero bravo.

Fan quattro pezzi, tra cui uno più tranquillo, davvero bello.

Poi (su cenno del sassofonista, che nel frattempo si è dimenticato il suo vino sul nostro tavolino..) il batterista dice: se qualcuno vuol venire a suonare con noi..bitte..

Spaesamento e imbarazzo tra il pubblico..d'altronde è una Jam session, ci diciamo..sarà un invito "dovuto"...e invece, nel giro di due minuti fioccano sul palco uno, due, tre, quattro musicisti con il loro strumento nella custodia che si buttano nella mischia (e il sassofonista, intanto, si dilegua..).

C'è il chitarrista elettrico che sembra non suoni da un anno..nel senso della voglia..occupa il palco e non lo molla più..si diverte parecchio.
Poi arriva il clarinettista, più pacato, sorride spesso ed è gentile.

Quindi un Flautotraversista (?!), che suona in maniera geniale (con infiniti tentativi a vuoto di inserirsi nella dolce baraonda che nel frattempo han creato tutti assieme) sculettando leggermente, e poi arriva un pianista con bolla alcolica e dita mooolto capaci.
Poi dopo arriveranno nella serata un altro pianista, due giovani (nel senso vero...cappello da rapper e felpa con cappuccio) cantanti, un altro batterista...ecc..

La cosa bella è che questa scena è un ottima metafora di Berlino. C'è un palco, dove ci si diverte ma bisogna saper fare qualcosa, c'è la capacità di accogliere (secca, senza tanti fronzoli o sguardi in più..come fanno insomma i musicisti Jazz..) e il resto tocca a te.

Noi siam qui e s(t)iam così. Stiamo metabolizzando (devi prendere il tempo, sennò sul palco..) e cercando di capire quando potremo salire su quel palco e suonare il "nostro" strumento..per ora pervade quell'eccitazione mista a paura che si hanno quando si è deciso di salire ma non lo si è ancora fatto. Troveremo strumento e coraggio?
Con che strumento ci vedete? E voi, con quale vi presentereste sul palco?

Bacio, Vi e Die

martedì 15 settembre 2009


Care e cari...permetteteci un piccolo scollinamento tra Convolation e Hochebene..per ricordare che son passati (oggi) due anni...che baldoria, ogni volta che ci pensiamo...voi che immagine vi portate dietro?

Oggi il nonno via chat ricordava a Vi il corpo di Yortz crivellato dai colpi dei cacciatori all'alba sul Po..

Ma soprattutto, chi è che organizza la prossima (matrimonio o no..)?

Abbracci

giovedì 10 settembre 2009

L'amore a Settembre..






VeneziaCarbonaradiPoVeronaBolzanoRoveretoNovaraBorgomaneroMilanoSizzano. In 7 giorni. Ma ne è valsa la pena!



Abbiamo fatto questo tour (dell'Italia? De force?) per cercare di incontrare più gente possibile..ed in effetti abbiamo incontrato molti di voi..ora siamo qui, a casa a Berlino. C'è un silenzio palpabile (dopo tanti giorni di voci, volti, voi), fuori ci son prove tecniche d'autunno.



Mi piacerebbe raccontarvi come sono stati questi 7 giorni in Italia, ma non sarebbe facile per cui affido il tutto ad una serie di immagini, situazioni, microriflessioni tra le righe e le colonne.


Sapendo che la velocità di quei giorni e le cornici emotive in cui avvenivano non avrebbero reso facile un resocnto, man mano che passavano i giorni mi segnavo, quando riuscivo, su un fogliettino queste mezze frasi, quasi parole sparse, riguardanti cose che non volevo dimenticarmi.



Eccole, in ordine sparso.


La luna sul Po.


Virna con i cerotti.



Amatriciana, pesce spada e peperoni, primo pasto italiano dalla "Marisa".



Il latte e menta che mi ha fatto il Mahatma.



Stranieri sorridenti e gentili (con e senza sorrisi d'incoraggiamento) sui treni in Italia.



La signora di Venezia che alla domanda "Scusi, per S. Marco?" mi ha guardato e risposto "Seguitemi"..sembrava uscita da Pane e Tulipani e andava molto più rapida del gruppo Garosi!



Savater, Handke e Internazionale (la rivista, sempre meglio..).



La Tv in Italia (dio, ancora la Flatcher, non ci posso credere..) e l'Italia in Tv.



La Val Gresta, una valle in trentino tutta biologica (Yes, we can..)



La fatica x trovare un bar aperto dove fare un aperitivo con Gaggi domenica alle 19 in centro a Novara.



La buona condizione di mia mamma dopo un mese a Ronzone!



Lo sguardo di Anita.
Lo Stanga che mi parla delle sue scelte.


La pancia di chi so io...



La tartaruga di mia mamma costretta a far finta di essere anfibia (quando entri nella stanza ha la testa fuori dal pelo dell'acqua, quando ti vede la mette subito sotto..).



Abbracciare gli amici dopo la cena di lunedì e "sentire" che non li avrei rivisti per qualche mese.

L'Sms della Cioppy che mi parla del suo futuro.


Il Willkommenn a casa di Ste e Lara.



Simon che salta sul binario dall'emozione nel vederci e mi fa piangere.



Nini che tira giù le tende del soggiorno di mia mamma fischiettando "Volare".



La spilla sulla canottiera di Ginevra (e il dispiacere di non averne neanche una foto..).



Lo sguardo della nonna di Virna su di me.



Il Cda in giardino.



Luca "..ma un pomeriggio a casa a leggere un libro, noo?".



Il biglietto dell'autobus rubatoci appena arrivati in Italia.



La ragazza con bici e bombetta che a Ferrara saluta il ragazzo con bombetta sul treno.



L'intensità di Zazà e la tristezza, una volta a casa, all'idea di star lontano da gente come lui.



La Giò, Ale, Cuma e Anita che ci accolgono sul pianerottolo di casa loro.



Camminare chiaccherando con mia mamma.



Leo che dorme a braccia aperte sul divano.



Ale "..a fumare mi sembra..di far fumo".



La pancia di Nadia.


I sorrisi di Nicolò.


Sabine, splendente, che arriva con un regalo per noi.



La messa senz'audio domenica mattina in Tv (ragazzi, provate ad osservare Ratzinger senza volume..).



Novara, specchio rotto di quest'Italia socialmente distrutta da una politica ignobile e dal menfreghismo di troppa gente.



La richiesta di Daniela (a Vi) e quella di Michele (a me).



Il bisonte canadese.




Pulire la tomba di papà.



Sveva sulle mie gambe.



La mamma (brava!) con 3 bimbi in bici assediata dal traffico delle auto.



La voglia di vederci di certe persone (Glo e Cioppy su tutte ma solo per lo sbattimento..).



Sofi.




Il gatto nero fuori dalla finestra al primo risveglio in una placida Padana.




Le poche domande su Berlino di alcuni (dai, la nostra scelta merita interesse oltre alla casa e al lavoro!) e la curiosa curiosità di altri.



La tensione la notte prima di partire (sia per l'Italia che per la Germania).



Il giro in moto con Gianni (il papà di Virna!).


Ora, siam qui.
A presto, care e cari.







martedì 11 agosto 2009

Stupidi orgogli e pregiudizi felicemente ammaccati


Ho un problema. Con gli italiani. E inizia a preoccuparmi, davvero.

Per fortuna c'è Arnaldo.

Mi spiego e vi racconto.

Berlino è letteralmente invasa da italiani e spagnoli (per strada sento parlare più italiano che tedesco..è davvero una sensazione strana..).

In questi giorni sono qui i genitori di Virna e due giorni fa abbiamo fatto il rituale salto domenicale al MauerPark, dove c'è il mercato delle pulci e tanta, tanta gente. Tanta.

Ad un certo punto mi stacco dal gruppo e vado a sentirmi un pò di Karaoke (non pensate ad una roba trash tipo Fiorello o surreale tipo locali a Tokyo, qui è fatto all'aperto in una piccola arena con gradoni e un sacco di gente presa bene, il tutto gestito da un irlandese che alimenta tutto con pannelli solari..).

Arrivo e, splendido regalo, c'è un tipo che canta Black dei Pearl Jam..solo che..intorno a me solo italiani..che parlano e sembrano gli unici a non divertirsi..vabbè.."sono io che sono un pò prevenuto, mi sposto per non sguazzazzare nel mio pregiudizio..".

Mi sposto un pò più in là, mi siedo sui gradini (intanto una tipa canta un pezzo vecchio di Madonna..).

Poco dopo mi accorgo che alla mia destra i ragazzi che guardano con un pò di compassione (forse è questo che mi ha dato più fastidio..) la gente festante e la ragazza cantante (che era scarsa, ok..però era lì..) sono italiani.

E anche loro hanno quell'aria un pò depressa, spenta, assolutamente non curiosa. Insomma, mi fanno un pò incazzare...sembra che si credano i più fighi, ma a me sembra solo che non sappiano come riuscire a divertirsi (e lì basterebbe poco, tipo accettare la semplicità come forma di bellezza..).

Vabbè, dopo un pò raggiungo il gruppo all'ingresso del parco come da appuntamento.

"Davanti ad Arnaldo" verso le sette e mezza, ci siam detti.

Arnaldo è un ragazzo italiano che non conosciamo (cioè, abbiam scambiato due parole una volta per strada..diciamo più sorrisi e sguardi che altro..) che tutte le domeniche suona al parco con la sua chitarra e una compagna (di note, chissà se anche di vita..). Si piazza lì con la sua sedia e...crea un mondo.

Quel mondo è fatto di note, sorrisi, aria fresca e..ammore.

Inizia facendo canzoni brasiliane (l'altro giorno pure cilene, argentine..) per poi chiudere con canzoni italiane che ti riconciliano con il mondo (Vanoni su tutte..).

E mentre loro due son lì che ti fan svolazzare nell'aria (perchè son bravi), passa l'umanità intera (davvero, di tutto) che lascia il parco dopo una giornata trascorsa a scambiarsi forme varie di entusiasmo per la vita.

L'altro giorno Gaia (mi sembra di aver colto per la prima volta il suo nome) ha pure fatto "Gracias a la vida" (e per chi ha partecipato a Convolation sa che significato abbia per noi..) mentre la luce calava e il grosso della gente, uscendo, si frapponeva tra noi e loro due. Un momento forte.

Insomma Arnaldo è italiano, non se la tira, si emoziona ed emoziona.


E finchè c'è gente come lui che si batte contro i miei pregiudizi, sto un pò più sereno.

martedì 4 agosto 2009

Italiani, borse e bellezza


Metrò,oggi pomeriggio.

Di ritorno da Charlottenburg (quartiere elegante e un pò pettine dove c'è l'omonimo castello, dall'altra parte della città rispetto al "nostro" Prenzlaueberg), sto leggendo.

La mia attenzione viene bruscamente perturbata da un gruppo di persone (5, ma sembrano una massa indistinta) che hanno un tono di voce di parecchio superiore a quello vigente nella carrozza dell'arancione U2 berlinese.

Sono italiani. Una famiglia italiana (scegliete voi la connotazione, se vi può servire erano sardi).

Le tre figlie si siedono di fronte a me e i due genitori di fianco.

Io cerco di leggere ma sono continuamente attratto da loro, con spirito sociologico (oddio, con un lapsus stavo scrivendo etologico..)..cioè, loro urlano ma potrei farmi i fatti miei. Invece li scruto.

Sfatti, strani, ognuno col suo biglietto timbrato nella mano, urlano tra un lato e l'altro del metrò (per capirci, meno di un metro) che sono stanchi, storpiano (cazzo, a me sembra quasi che il padre storpi stereotipicamente!) tutti i nomi delle fermate e si lamentano che la fermata non venga detta e scritta nella carrozza (si sono abituati bene, qui è ovunque così, anche sui bus...non mi sembra si possa dire lo stesso del belpaese..).

Poi all'improvviso accade qualcosa.

La U2 fa pezzi sotterranei e altri in esterna...ebbene, quando il treno esce a cielo aperto...la borsa della figlia oggettivamente davvero brutta (ma secondo me la più simpatica) riflettendo la luce del sole con le pajette di cui è ricoperta, illumina tutto il tetto della carrozza. E' una scena meravigliosa, una specie di discoteca lisergico/naturale nell'ora del tramonto..guardo anche la tipa sorridendo, in quel momento ringrazio adorante quella borsa e penso: questa è Berlino.

Loro, che non si sono accorti di nulla, sono scesi due fermate dopo.

mercoledì 15 luglio 2009

Musici, monete e balconi


Qui scopriamo l'esistenza di tenere e tiepide serate estive, che permettono di indossare sandali ma non maglie senza maniche e consigliano di non dimenticare di infilare in borsa un pullover.

Questa serata è una di quelle! Verso le 20.00 sentiamo i primi mormorii provenire dalla Piazza alberata qua a fianco. Già sappiamo che fra un'oretta, quando il sole inizierà a spegnersi, questi mormorii si tramuteranno in chiacchiericcio misto a suoni di posate che toccano i piatti, di bicchieri che s'incrociano per sperare in una bella estate, una buona notte...

Proprio quando il momento del chiacchiericcio ha raggiunto l'apice ma ancora non si è trasformato in altro io e Diego usciamo di casa, ci riversiamo anche noi nella Piazza, camminiamo guardandonci intorno e parlano della giornata appena trascorsa. Oggi è mercoledì, alle 21.00 abbiamo un appuntamento con Marga che insegna spagnolo in una scuola qua vicino.

Marga sguscia dal grosso portone verde, pochi istanti dopo il nostro arrivo, sembra allegra. Decidiamo di raggiungere un locale all'angolo, polveroso ma accogliente. Chiacchieriamo, in tedesco, ogni tanto qualcuno di noi dimentica un verbo e il senso della frase sfugge, ma è l'unico.

Più tardi, ma non troppo, ci salutiamo augurandoci di sognare in tedesco...

(Ora lascio il racconto a Diego, con documento fotografico!).

Arrivati a casa..accade una di quelle magie che ogni tanto questa città regala (perchè come dice uno slogan qui,"Berlin loves you" e non il contrario come dice il più famoso slogan newyorkese..).

Accade che sentiamo un suono di clarinetto venire da Helmotzplatz (quella delle birre e i chiacchericci..)..prima lontano. Poi non lo sentiamo più. Poi, all'improvviso lo sentiamo molto più forte, quasi sotto il nostro balcone mignon. Ci affacciamo e...in effetti sotto il nostro palazzo ci sono un paio di chitarristi e un clarinettista che suonano e parlano con le ragazze che abitano al primo e al secondo piano.

Ebbene, i ragazzi, probabilmente allontanati per l'ora dalla polizia, stavano camminando nella via quando la tipa del primo piano (dal balcone, beninteso!) li ha chiamati per lanciar loro una moneta...solo che una volta lanciata la moneta non s'è più trovata!!!

E allora, loro, hanno suonato una canzone per lei (per la cronaca "Romeo and Juliette" dei Dire Straits..).

Finita quella...le persone sui balconi intorno erano aumentate e...hanno fatto altri pezzi (da un balcone, dopo la richiesta esaudita di un blues, ho visto lanciare una banconota!)..così, per una ventina di minuti.

In pratica, stasera non sono stati i musici di strada a cercare le persone, ma viceversa!


domenica 24 maggio 2009

Berlin, die Symphonie einer Grosstadt (Sinfonia di una grande città)




Ok, è arrivato il momento di parlarvi di qs città...ma è così difficile!


Per noi è un giro di giostra, è tutto così sorprendente e quotidiano allo stesso tempo che non c'è molto (e c'è tutto!!) da raccontare.


E così è da venerdì scorso che vorrei raccontarvi le cose che si incontrano in un giorno (come sceglie di fare il regista Walter Ruttmann nel film del '27 citato nel titolo..).


E il giorno è appunto quel venerdì (che ormai è dieci giorni fa, per cui fidatevi nella mia rinomata memoria..).


In 24 ore in un posto come Berlino si incrociano storie, volti, bambini per strada, persone che arrivano dai posti più disparati...e così ti capita di ritrovarti per la festa di Yuki (nostro neues freund dal Japan..) al Berghain, il locale considerato più cool del momento (si narra di code che durano anche tre ore al termine delle quali non si viene fatti entrare!) con i pavimenti che tremano per i bassi della musica techno, "leggermente sopravolume"..di trovarti lì e goderti la scena di Takeshi (altro neues..) che fa lo spelling del suo cognome (che non è Ozu, per intenderci!) ad una ragazza spagnola che abbiamo conosciuto quella sera...lo spelling più improbabile che abbia mai visto (oltretutto Takeshi parla giapponese, inglese e un pò di tedesco, ma, come direbbe Paolo Rossi, li parla tutti assieme!).


Questo intorno alle 4 del mattino.


Alle nove del mattino (a questo punto del giorno prima..) eravamo a lezione: e grazie ad un segretario della "Tandem" la nostre scuola di tedesco, abbiamo trovato la nostra prossima casa (ancora a scadenza, come il latte..fresco però). Il tipo è un pò strano: non abbiamo ancora capito se è tedesco o spagnolo, ma di certo non è uno che ti mette a tuo agio. Era già successo il giorno del test d'ingresso alla scuola (voglio dire..test di tedesco fatto da uno che non ti mette a tuo agio...fate voi..): prima ti maltratta un pò (nella fattispecie ti fa capire che non sai un cazzo di una lingua semplice cme il tedesco) e poi inizi a stargli simpatico.


...e solo se si resiste si porta a casa il risultato (iscrizione al livello A2 e casa nuova in zona troppo bella qui a Prenzlauer Berg..)!!


Nella pausa poi abbiam fatto due passi e come al solito abbiamo incrociato masnade di bambini piccoli, normalmente accomagnati in giro dalle maestre a piedi o in sorte di cariole collettive. Quel giorno però, abbiamo visto una cosa nuova: i bambini portai a giocare (e giocavano!) nel piccolo cimitero che c'è nel cuore del quartiere. Immaginatevi: cimitero pieno di verde, qualche tomba e bambini colorati che corrono, scavano (palette, per fortuna..), ridono e fan casino. "Mah!" pensi.


Ed infatti.


Pomeriggio, a lezione (si, ancora..oh, si parla del tedesco, mica del dialetto novarese..) da Silke. Di lei potremmo parlare a lungo e forse lo faremo un'altra volta...vi dico solo però che parlando di cinema ("Le vite degli altri") ci dice che non ha ancora trovato la forza di guardarlo...perchè il tema per lei è troppo vicino..e parlando viene fuori che su di lei, cresciuta nella DDR, c'è quasi sicuramente un dossier da qualche parte (di cui lei non ha mai voluto chiedere), perchè da giovane ha studiato portoghese e francese...già, son passati 20 anni dalla caduta del Muro(quest'anno) e qui si incontrano continuamente persone per cui quella che per noi è storia da libri (o icona televisiva), è ricordo vivido e livido.


Poi si torna a casa (e siamo tipo alle 18), bisogna aspettare l'una (cazzo, l'una quando si è stanchi è lontana..) per l'appuntamento al Berghain con Yuki & Co....che fare? Ritardare la cena come strategia difensiva!


Una corsa è quello che ci vuole.


Virna quel giorno rinuncia ed esco da solo..mi preparo (il mio tendine timoroso richiede affetto) ed esco.


Esco dalla porta di Raabe strasse n°12 e mi pervade un'odore di tabacco da pipa dolce, dolcissimo. Eppure buono.


Faccio quei primi movimenti che sono tra il passo e la corsa e mi imbatto in un ragazzino (max 16 anni, direi..), capelli lunghi (a coprire un occhio, una specie di Capitan Harlock col gilè H&Miano) che mi viene incontro statuario con la sua lunga pipa..ci incrociamo e non mi guarda. Quel giorno il tendine ha fatto il bravo.


Yuki alla fine è andato a casa senza salutarci (non era in ottime condizioni), e noi abbiamo aspettato il primo metrò della giornata per tornare a casa. Arrivati ad Alexander Platz, usciamo per vedere se il tram che ci deve portare a casa è lì come al solito: 19 minuti d'attesa. Un'era geologica (stiamo parlando delle 5.30 del mattino). "Vabbè, mangiamo qualcosa" dico io "ho visto passando che nella stazione del Metrò c'è un tizio che fa i Kebab...".


A questo punto Virna mi guarda e rilancia, in un modo così naturale che viene da innamorarsi di lei (n.b. siamo sempre alle 5.30,massimo 5.34..).."Vabbè se dobbiamo mangiarci un Kebab, andiamo a prenderci il più buono della città!". Abbiamo preso un altro metrò (e poi un altro metrò e poi il famoso tram..), abbiamo fatto colazione con un Kebab su Rosenthaler Platz con la città che diventava chiara. Poi, una volta a casa, non so perchè, ho visto Virna che si lavava i denti nella vasca da bagno.




Abbiamo aperto su Takeshi che si merita anche la chiusura: quando siamo usciti dal Berghain (5..), ha iniziato a piovere..capita.


E mentre andavamo a prendere il metrò ci racconta di lui e della sua esperienza all'estero (1 anno) per imparare l'inglese. E'un giramondo, Takeshi. E ha 26 anni. Ebbene, ha studiato l'inglese...in Canada!!! Incredulo della nostra incredulità, ripete.."YA, in Canada they speak english!", "viele people (ve l'ho detto che mischia) from Japan goes to Canada to learn English", "yes, Takeshi" proviamo noi, un pò alticci e divertiti "In canada speak english, but..".."But you know where is CAnada?" ci dice lui, in un crescendo di TeatroNO..."Certo Takeshi, lo sappiamo..ma..ma...dai...,e va bene Takeshi hai ragione, il mondo non è come lo abbiamo sempre immaginato..adesso andiamo che se siamo fortunati troviamo il primo metrò che parte a breve......"




P.s. Virna ricorda... lo strano tipo che durante l'attesa di Yuki (che si è presentato nel nowhere dove l'aspettavamo all'1.40!) alla stazione dei metrò... si piazza davanti noi seduti sui gradini e "così alticcio da sembrare basso nonostante l'altezza" inizia a raccontarci che arriva da Hamburg e che Berlin fa schifo!!! Poi si infila due bottiglie in bocca e beve!
Nel frattempo il suo amico braccio-destro taciturno gli porge il filtro di una sigaretta da fumare... Vabbè!!!

venerdì 8 maggio 2009

Amore. Cos'altro?


Curioso.

Apro il blog col cuore in mano pensando..adesso parlo d'amore.

Leggo l'ultimo messaggio lasciato dalla mia "cugina prefefica"..e la chiusura parla d'amore.

Già, poco fa pensavo alla felicità. Come unica cosa di cui abbiamo bisogno, l'unica cosa che, personalmente, mi fa andare avanti.

E pensavo che in questo momento della mia vita Berlino è questo. Nient'altro. Cercare di essere più felice possibile.

E, credo, quando la gente è felice, libera amore.

Per cui pensavo..la questione non è partire o no, fare figli o no, fare un lavoro che piace o no..la questione è davvero solo essere felici. E credo davvero che ognuno debba inseguire il suo modo.

A me rende felice amare. Virna, la Vita, le mie Scelte, molti di voi.


Die


P.s. Chiudendo ho pensato "non ho detto nulla di Berlino neanche stavolta..". E invece si.

giovedì 23 aprile 2009

Intanto corro.




Oggi ho corso.


Si, ok, non scriviamo da un sacco di giorni e un sacco di cose potrei raccontarvi.


Potrei narrarvi l'incontro con Nicolina che ci ha spiegato l'importanza storico culturale della cantante Punk Nina Hagen nella Germania divisa, l'incontro alla mostra fotografica con Piero (ce l'abbiamo fatta!!! E' sempre un personaggio delizioso..), del concerto gratuito nel foyer della Philarmonica (dove padre pianista e figlio violinista hanno fatto svolazzare un bel pò di gente), oppure del concerto di ieri sera al Live at Dot di James Yuill (elettrofolk! cercatelo su MySpace)...potrei raccontarvi queste cose e tanto altro ancora (e magari a voi interesserebbe anche di più!).


Ma sono in vena di un racconto più intimo.
Oggi ho corso.

Embè, direte voi..

Ebbè, dico io..praticamente non mi capitava da quel maledetto primo dicembre (quasi cinque mesi, a parte un tentativo fallito la settimana scorsa che mi aveva alquanto demoralizzato..).

E' stato meraviglioso: all'inizio il solito dolore al ginocchio e al tendine ma poi..pian piano..raggiunto il VolksPark di Friedrichshain ("Il parco dietro a casa" di cui vedete un paio di foto)..pian piano..con tutta quella natura intorno, il verde, l'aria che entrava nei polmoni, i pensieri che si facevano pochi, Virna vicino a me, le gambe che semplicemente andavano (in realtà andavo pianissimo, da fuori probabilmente sembravo poco più che un anziano che fa la ginnastica bisettimanale nella residenza Rosabella di Marina di Massa, ma dentro di me correvo).
Correre. Più di camminare. Molto più di zoppicare.

Correre con tutto il corpo, mente, cuore polmoni e gambe. Strepitoso.

Quasi una prima volta. Per la seconda volta. E questo rimanda ad una serie di pensieri riguardo a parallelismi tra Padova e Berlino che però non è questo il momento di fare..

Fatelo anche voi, oggi, domani o ubermorgen..anche solo un metro (mezzo non credo sia omologabile..), allungate due passi tra loro, fate finta di essere leggeri e aver un pò di vento che arriva alle spalle o di dover prendere la metro (attenzione però, le corse che normalmente fate per prendere la metro o chicchessia non valgono, deve essere uno slancio quasi infantile e quindi gratuito!)..e facendolo mi (ci) pensate e mi dite com'è stato. Ok?

Oggi ho corso, era parecchio che non.

Abbraccio care e cari miei (..e un pensiero speciale a te, Fra).

Die
P.s. Ora scusate, ma vado a immergermi nel ghiaccio!

giovedì 9 aprile 2009

Una domenica al mercato...


Ciò che voglio raccontare, ha a che fare con il sentimento di forte innamoramento che sto provando in questo iniziale periodo...

Domenica scorsa io e Diego siamo stati svegliati da un'onda di luce che improvvisamente ha riempito la stanza e i nostri occhi!

Dopo una semplice colazione ci siamo diretti verso il mercato delle pulci di Mauerpark (Flohmarkt am Mauerpark), in cerca di biciclette a buonmercato!

Quindi abbiamo trascorso circa due ore girovagando tra bancarelle dalle merci più svariate, tra venditori di pannocchie, succhi di frutta fatti sul momento, immancabili currywurst... chiedendo prezzi di biciclette!

Al termine del giro informativo ci siamo diretti alla più vicina fermata del tram e al nostro fianco abbiamo notato una giovane coppia che trasportava un mobiletto verde, chiaramente acquistato da poco al mercatino! Sorridendo sono saliti sul nostro stesso tram.

Poi scesi dal tram abbiamo raggiunto la meta successiva in metrò... scendendo alla nostra fermata e percorrendo la banchina verso l'uscita, io e diego abbiamo gettato un'occhiata nell'ultimo vagone del treno che doveva ancora ripartire e l'abbiamo visto!!!

Già...il mobiletto verde, fresco d'acquisto era lì, nel mezzo del nutrito gruppo di persone che riempivano il vagone e sopra al mobiletto stava seduto un anziano ed elegante uomo che stringendo il suo bastone riposava le sue stanche gambe!

Che dire?

Beh... che verrà un giorno in cui l'innamoramento si trasformerà in qualcos'altro e anche gli aneddoti cambieranno...

Aspetto i vostri di aneddoti... baci.

sabato 4 aprile 2009

Guten Tag!










Eccoci cari.


Siamo in debito di un paio di post..la festa di domenica e le prime ore qui a.......BERLINO!


Da dove partire? Dove arrivare passando per dove?


Vabbè mi farò guidare da questo cd di poprockpunkelettrico (insomma una roba berlinese..) trovato nello stereo di Doris e Daniel.


E questa ragazzina impertinenete (Il titolo per chi fosse interessato è: Wir sind helden "Die Reklamation" )continua a gridare Guten Tag...quindi.


Che dire..siamo arrivati con ancora negli occhi la Baldoria di domenica, grazie a tutti c'era davvero un sacco di gente (e di bambini!!) e dalle 13 che siamo partiti abbiamo chiuso con uno Stanga in grande spolvero che è andato a casa ciondolante verso le undici e mezzo e con l'osso duro (durissimo) che ci ha lasciati verso mezzanotte (noi poi si è chiuso a chiacchere e tisana con Michi e Dani..)..quindi circa 12 ore di saluti,sguardi, abbracci, pensieri, regali, incroci, rearviewmirrors, timidezze, voglia di esserci. Niente male.


Bene, poi dopo 2 giorni di delirio per preparare la casa "all'inquilino Pascià", siamo partiti finendo di pesare le valigie (leggeteci la metafora che volete..) in piena notte.


La mattina della partenza a Malpensa piovevano goccie di traverso sul finestrino dell'aereo che raggiungeva la sua velocità. Quella che serviva. Poi sopra le nuvole c'era tanta, ma tanta luce.


Berlino ci ha accolti con la primavera di cui è capace: sole, etnie, lingue e due musici stranieri (sorridenti) sul metrò che facevano swing.


E da che siamo arrivati a casa (più luminosa di come ce la ricordavamo..) è stato tutto un giro di giostra..recupero sonno alternato a strade di Berlino, gente.


Stamattina siamo stati al mercato di Kollwitz Platz..un gioiellino. 5 arance, fragole bio in offerta, 2 zucchine, 1 zitrone, un pò di insalata, brot. Un sacco di gente cordiale a cui sembrava quasi che gli italiani stessero simpatici (signore perdonali perchè non sanno..).


Virna ha fatto delle belle foto, ma non abbiamo il cavetto per scaricarle (not yet,lo recuperiamo..) e quindi per adesso vi beccate gli indiscussi protagonisti della landa desolata che è il nostro frigo (Dani, qs foto è per te..)

Bene, stasera locale qui a Prenzlauer Berg, tra le indicazioni della serata c'è un party con "Disko, Indie, Punk U.a."...la domanda nasce spontanea..che vuol dire U.a.?


Vi diremo!!!


Tschus!

lunedì 23 marzo 2009

Four happy people...and a happy dog!

Colapaccio di Hochebene!!!
In anteprima assoluta (è mezzanotte e mezzo qui a Berlino e l'inverno russo sulla prospettiva Nevski è dopo oggi qualcosa di più familiare..) la notizia dell'impresa: abbiamo una casa.
Wir haben ein haus!!
Ebbene si, oggi (dopo 5 giorni di corse a vedere appartamenti più o meno credibili sotto pioggiamistaaneve e granvento) abbiamo trovato un tetto.
Grazie a Doris, Daniel ed il loro cane, il Karma di esigenze (più o meno) giovanili ha trovato la sua naturale conclusione: in dieci giorni tutto ha preso la più classica delle forme dell'acqua: Riccardo farà "L'inquilino Pascià" a casa nostra a Novara (parole sue, giuro), noi prenderemo per qualche tempo la casa di questa coppia di ragazzi carinissimi di Dresda che voleranno a Londra.
Esigenze che si incontrano. "Sometime it's easy" dice Doris.
E quando stasera l'ho richiamata per dirle (scusate il mio inglese da qui in poi..a parziale giustificazione un'emozione potente) " Ok, we've decided to take the appartment" e lei "and we'll be happy to give it to you" e io "great, we are four happy people!!" e lei, pronta e allo stesso tempo mitica "yeah, and a happy dog!!" citando il cane (dapprima ringhiante da dietro una poltrona, poi estremamente conciliante) che vive nell'appartamento (ma che non starà con noi..)..è stata un emozione...non so...conosciuta e sconosciuta allo stesso tempo.
Ora tutto può aver inizio.
Vorrei rassicurare il popolo hochebeniano: siamo all'ultimo piano...con una tendina, un vetro smerigliato (Ale, quante cose hai sentito..) o una pianta (grande idea Sofiss(ticated lady)!!) Virna sarà salva!!!

Domani torniamo in Italy, chissà come sarà...vi aspettiamo domenica..alè!!!

mercoledì 18 marzo 2009

Telefoni, monolocali e Baldorie..


Aneddoto: oggi vado alla mia ultima seduta di fisioterapia..dopo quei 10 minuti finali di step in cui non so se sentirmi uno sfigato, un figo (per il semplice fatto di riuscire a farlo..fino a una settimana fa..)o un fighetto (ma la palestra dell'ospedale puzza, per cui scarto quest'opzione), prendo i jeans nello spogliatoio per rivestirmi (cioè, non è che lo faccio nudo..) e il mio cellulare, compagno di mille campagne vola fuori, e sbatte rozzamente a terra. Io penso subito (è caduto tante altre volte): si è rotto.


Si è rotto, infatti.


Ora, il fatto che si sia rotto il giorno prima di salire a Berlino (poi vi spiego..niente paura) e poco prima della mia ultima (per un pò) terapia di coppia, a me sconfinfera di segnale dal destino. Voi direte.."ma và", "il solito" "nelle palestre che puzzano qs cose succedono.."..ecc ecc. A me sconfinfera di.


Seconda news: domani partiamo per Berlino. Non è quella definitiva, saliamo qlche giorno a vedere qualche mono/bilocale..

E qui scatta la domanda: che casa dev'essere? Avendo ristretto il campo ai due quartieri Xberg(Kreuzberg) e Prenzlauerberg..quello che mi chiedo è: cosa DEVE avere la nostra casa a Berlino? O, se preferite, cosa non può mancare? Guarderemo un pò di posti...sarà un pò frastornante("Fare la cosa giusta, mentre ti gira la testa..")...quindi, che consiglio ci date da far ronzare nelle orecchie mentre la tipa dell'agenzia ci investirà di parole dal fumoso significato germanico?


Infine: è ufficiale, Domenica 29 ci sarà il "Tschus Party" (Baldoria di inizio primavera!). Un open day qui a casa nostra per salutare (si, si, è un arrivederci, lo so, plachiamo il cuore che accellera subito..) un pò di amici.

Dall'ora di pranzo in poi (venite quando volete, andate via + o - quando volete e portate qlcs da mangiare, noi ci mettiamo il bere) la casa è aperta tutto il giorno.

Maggiori info più avanti (e pure via mail..), ma intanto segnatevi la data e, semmai, iniziate a confermare e a organizzarvi....Ciao cari, vi salutiamo Alex!

giovedì 12 marzo 2009

Ovunque voi siate (e sarete): willkommen, welcome, bienvenidos, benvenuti, bienvenue


Ed eccoci (in qs foto di quest'estate quando, dopo 10 giorni d'acqua in giro per la Germania, Berlino ci ha accolti con un sole al tramonto che ci è parso cardiometafisico..).
Nelle impostazioni di default sul profilo che abbiamo ereditato da Convolation (aahh..nostalgia canaglia) c'è la scritta "Vi e Die, giovane coppia mediamente belloccia in procinto di compiere l'azzardato gesto"..GULP!
Riletto a meno di tre settimane dalla partenza per....per....ma si, BERLINO!!! fa un certo effetto: desiderio inconscio (ma neanche troppo..) di azzardati gesti? Voglio dire, c'è il bunjee jumping (certo, bisogna presentarsi con dei tendini non di pastafrolla..), le montagne russe, fare bambini..insomma queste cose cariche d'adrenalina..e allora perchè?
Già perchè questa è naturalmente la domanda che ci hanno fatto tutti in questi mesi (dagli amici più cari all'ultimo fisioterapista che l'altro giorno si è portato a casa parti del mio polpaccio) e a cui noi abbiamo risposto...sempre in maniera diversa!!
Perchè "i perchè" sono tanti, troppi, e forse non abbiamo neanche più tanta voglia di ripeterli..aldilà del fatto che ci sono motivazioni personali e sociali, credo possa bastare un giovanilistico e catartico "Why not?".
Poi se volete dirci che ne pensate voi (aldilà di un "fate bene"), ho in mente la Giò (forse eravamo a lisbona a mangiar baccalà in uno di quei posti giusti nel Bairro alto..) che mi guarda e mi dice..."è una roba da giovani!"..e non ho ancora capito se fosse una cosa bella o no....
Per cui eccoci qui, col cuore in gola (ma facciam finta di niente, as usual..) e gli occhi ben aperti su un orizzonte tutto da decifrare e raccontare (prima a noi, poi a chi vorrà farci compagnia qui sopra).
Il nome del blog: sicuramente meno immediato di Convolation! (aahh..) ma da scoprire..quella h davanti (di possesso e non di esclamazione, per intenderci..) che senso ha? Secondo voi? Mini quiz? Ricominciamo con le pantomime? Si dai...
Miii che emozione..
Un abbraccio largo largo, infilatevi dentro.
Canzone: (of course) "Riprendere Berlino" degli Afterhours

...Diego ci è riuscito ancora!

Martedì al termine della lezione di Tedesco l'insegnante mi ha chiesto (in tedesco) di fissare il nostro prossimo incontro.
Io emozionata (ed un pò in difficoltà, non lo nego...) ho cercato di dirgli che giovedì alle 14 sarei stata disponibile... lui ribatte qualcosa di ruvidamente poco chiaro... io annuisco!
Quindi oggi mi sono recata a lezione, come al solito ho suonato il campanello e lui, per la prima volta da quando mi fa lezione, esce dallo studio mi apre personalmente la porta e mi dice: "Zignora l'aspettavo alle 12, come mi aveva detto l'ultima volta!"...
Vabbè!
Tornata a casa ho trovato due sue e-mail, (le e-mail sono il canale che solitamente utilizziamo per comunicare eventuali variazioni), che seguono:
prima: Aber hallo! Was ist passiert? Ormai è passato anche il quarto accademico...
seconda: Cara signora Virna, comincio a preoccuparmi... ...tanto più che di solito è così puntuale...
Se riesce mi faccia sapere se arriva ancora; io poi dalle 14.00 ho altri impegni...
Grazie,
CG
Vabbè... che dire!?
Virna