domenica 24 maggio 2009

Berlin, die Symphonie einer Grosstadt (Sinfonia di una grande città)




Ok, è arrivato il momento di parlarvi di qs città...ma è così difficile!


Per noi è un giro di giostra, è tutto così sorprendente e quotidiano allo stesso tempo che non c'è molto (e c'è tutto!!) da raccontare.


E così è da venerdì scorso che vorrei raccontarvi le cose che si incontrano in un giorno (come sceglie di fare il regista Walter Ruttmann nel film del '27 citato nel titolo..).


E il giorno è appunto quel venerdì (che ormai è dieci giorni fa, per cui fidatevi nella mia rinomata memoria..).


In 24 ore in un posto come Berlino si incrociano storie, volti, bambini per strada, persone che arrivano dai posti più disparati...e così ti capita di ritrovarti per la festa di Yuki (nostro neues freund dal Japan..) al Berghain, il locale considerato più cool del momento (si narra di code che durano anche tre ore al termine delle quali non si viene fatti entrare!) con i pavimenti che tremano per i bassi della musica techno, "leggermente sopravolume"..di trovarti lì e goderti la scena di Takeshi (altro neues..) che fa lo spelling del suo cognome (che non è Ozu, per intenderci!) ad una ragazza spagnola che abbiamo conosciuto quella sera...lo spelling più improbabile che abbia mai visto (oltretutto Takeshi parla giapponese, inglese e un pò di tedesco, ma, come direbbe Paolo Rossi, li parla tutti assieme!).


Questo intorno alle 4 del mattino.


Alle nove del mattino (a questo punto del giorno prima..) eravamo a lezione: e grazie ad un segretario della "Tandem" la nostre scuola di tedesco, abbiamo trovato la nostra prossima casa (ancora a scadenza, come il latte..fresco però). Il tipo è un pò strano: non abbiamo ancora capito se è tedesco o spagnolo, ma di certo non è uno che ti mette a tuo agio. Era già successo il giorno del test d'ingresso alla scuola (voglio dire..test di tedesco fatto da uno che non ti mette a tuo agio...fate voi..): prima ti maltratta un pò (nella fattispecie ti fa capire che non sai un cazzo di una lingua semplice cme il tedesco) e poi inizi a stargli simpatico.


...e solo se si resiste si porta a casa il risultato (iscrizione al livello A2 e casa nuova in zona troppo bella qui a Prenzlauer Berg..)!!


Nella pausa poi abbiam fatto due passi e come al solito abbiamo incrociato masnade di bambini piccoli, normalmente accomagnati in giro dalle maestre a piedi o in sorte di cariole collettive. Quel giorno però, abbiamo visto una cosa nuova: i bambini portai a giocare (e giocavano!) nel piccolo cimitero che c'è nel cuore del quartiere. Immaginatevi: cimitero pieno di verde, qualche tomba e bambini colorati che corrono, scavano (palette, per fortuna..), ridono e fan casino. "Mah!" pensi.


Ed infatti.


Pomeriggio, a lezione (si, ancora..oh, si parla del tedesco, mica del dialetto novarese..) da Silke. Di lei potremmo parlare a lungo e forse lo faremo un'altra volta...vi dico solo però che parlando di cinema ("Le vite degli altri") ci dice che non ha ancora trovato la forza di guardarlo...perchè il tema per lei è troppo vicino..e parlando viene fuori che su di lei, cresciuta nella DDR, c'è quasi sicuramente un dossier da qualche parte (di cui lei non ha mai voluto chiedere), perchè da giovane ha studiato portoghese e francese...già, son passati 20 anni dalla caduta del Muro(quest'anno) e qui si incontrano continuamente persone per cui quella che per noi è storia da libri (o icona televisiva), è ricordo vivido e livido.


Poi si torna a casa (e siamo tipo alle 18), bisogna aspettare l'una (cazzo, l'una quando si è stanchi è lontana..) per l'appuntamento al Berghain con Yuki & Co....che fare? Ritardare la cena come strategia difensiva!


Una corsa è quello che ci vuole.


Virna quel giorno rinuncia ed esco da solo..mi preparo (il mio tendine timoroso richiede affetto) ed esco.


Esco dalla porta di Raabe strasse n°12 e mi pervade un'odore di tabacco da pipa dolce, dolcissimo. Eppure buono.


Faccio quei primi movimenti che sono tra il passo e la corsa e mi imbatto in un ragazzino (max 16 anni, direi..), capelli lunghi (a coprire un occhio, una specie di Capitan Harlock col gilè H&Miano) che mi viene incontro statuario con la sua lunga pipa..ci incrociamo e non mi guarda. Quel giorno il tendine ha fatto il bravo.


Yuki alla fine è andato a casa senza salutarci (non era in ottime condizioni), e noi abbiamo aspettato il primo metrò della giornata per tornare a casa. Arrivati ad Alexander Platz, usciamo per vedere se il tram che ci deve portare a casa è lì come al solito: 19 minuti d'attesa. Un'era geologica (stiamo parlando delle 5.30 del mattino). "Vabbè, mangiamo qualcosa" dico io "ho visto passando che nella stazione del Metrò c'è un tizio che fa i Kebab...".


A questo punto Virna mi guarda e rilancia, in un modo così naturale che viene da innamorarsi di lei (n.b. siamo sempre alle 5.30,massimo 5.34..).."Vabbè se dobbiamo mangiarci un Kebab, andiamo a prenderci il più buono della città!". Abbiamo preso un altro metrò (e poi un altro metrò e poi il famoso tram..), abbiamo fatto colazione con un Kebab su Rosenthaler Platz con la città che diventava chiara. Poi, una volta a casa, non so perchè, ho visto Virna che si lavava i denti nella vasca da bagno.




Abbiamo aperto su Takeshi che si merita anche la chiusura: quando siamo usciti dal Berghain (5..), ha iniziato a piovere..capita.


E mentre andavamo a prendere il metrò ci racconta di lui e della sua esperienza all'estero (1 anno) per imparare l'inglese. E'un giramondo, Takeshi. E ha 26 anni. Ebbene, ha studiato l'inglese...in Canada!!! Incredulo della nostra incredulità, ripete.."YA, in Canada they speak english!", "viele people (ve l'ho detto che mischia) from Japan goes to Canada to learn English", "yes, Takeshi" proviamo noi, un pò alticci e divertiti "In canada speak english, but..".."But you know where is CAnada?" ci dice lui, in un crescendo di TeatroNO..."Certo Takeshi, lo sappiamo..ma..ma...dai...,e va bene Takeshi hai ragione, il mondo non è come lo abbiamo sempre immaginato..adesso andiamo che se siamo fortunati troviamo il primo metrò che parte a breve......"




P.s. Virna ricorda... lo strano tipo che durante l'attesa di Yuki (che si è presentato nel nowhere dove l'aspettavamo all'1.40!) alla stazione dei metrò... si piazza davanti noi seduti sui gradini e "così alticcio da sembrare basso nonostante l'altezza" inizia a raccontarci che arriva da Hamburg e che Berlin fa schifo!!! Poi si infila due bottiglie in bocca e beve!
Nel frattempo il suo amico braccio-destro taciturno gli porge il filtro di una sigaretta da fumare... Vabbè!!!

venerdì 8 maggio 2009

Amore. Cos'altro?


Curioso.

Apro il blog col cuore in mano pensando..adesso parlo d'amore.

Leggo l'ultimo messaggio lasciato dalla mia "cugina prefefica"..e la chiusura parla d'amore.

Già, poco fa pensavo alla felicità. Come unica cosa di cui abbiamo bisogno, l'unica cosa che, personalmente, mi fa andare avanti.

E pensavo che in questo momento della mia vita Berlino è questo. Nient'altro. Cercare di essere più felice possibile.

E, credo, quando la gente è felice, libera amore.

Per cui pensavo..la questione non è partire o no, fare figli o no, fare un lavoro che piace o no..la questione è davvero solo essere felici. E credo davvero che ognuno debba inseguire il suo modo.

A me rende felice amare. Virna, la Vita, le mie Scelte, molti di voi.


Die


P.s. Chiudendo ho pensato "non ho detto nulla di Berlino neanche stavolta..". E invece si.