martedì 16 marzo 2010

Una lingua, la Storia.


Piscina. Settimana scorsa.

Riemergo dall'acqua a fine vasca (ai limiti del collasso, come sempre..poi da quando siam passati all'olimpionica, ogni vasca è una gita fuori porta..) e mi fermo divertito ad osservare dei bambini che fanno scuola di nuoto (di tuffi, in quel momento..) nella corsia di fianco alla mia.

Divertenti, terrorizzati, spavaldi, multietnici, teneri.

Ad un certo punto però, la mia attenzione viene rapita dalle grida dell'insegnante che spiega come prepararsi al tuffo e gli eventuali errori...e qui, per la prima volta da che siam qui, la lingua tedesca, gridata con tono di comando, mi spaventa, mi "arriva addosso".

E penso a tutto quell'immaginario creato dai film di guerra (e non solo, forse..) intorno a questa lingua (così tanto discusso anche con gli amici italiani e quelli tedeschi..) e allo stato emotivo (il mio, ma in qualche modo universale) ad esso associato. Mi spavento, un pò.


Philarmonie. Oggi in pausa pranzo. Prima del concerto (vedi post qui sotto..) una donna ed un uomo spiegano il significato della lettera inviata dalle principali firme della musica berlinese al Senato tedesco (di cui una copia c'è stata data all'ingresso) per protesatre ("protestieren gegen") contro un disegno di legge che porterebbe l'insegnamento della musica fuori dalla scuola secondaria.

Uno scandalo, ripetono con calma e convinzione.

E quella lingua, mi riappare nella sua totale bellezza, mentre prima la donna e poi l'uomo spiegano che la lingua, la matematica, ed altre materie si apprendono anche attraverso ("durch") la musica..che il rischio che correrebbe l'intera società e cultura tedesca è immane e non si può non protestare. Voci emozionate, lingua piena e ricca di vocaboli: ora duri, ora musicali, connessi tra loro in un racconto che sembra esistere ancora prima che venga "detto".


Qual'è, cos'è, di chi è questa lingua?

Questa lingua che "ha dovuto" sopravvivere allo scempio nazista, in cui è nata musica, poesia e filosofia, che spaventa e convince, nel profondo.

Una lingua che, a suo modo, rappresenta questo nostro viaggio.
Die

Lunchkonzert 16.Marzo



Ed eccovi Antonin Dvorak (1841/1904). "Ah questi boemi..."


Nel concerto c'era anche un quartetto d'archi (con un violoncello si era aggiunta l'unica donna di oggi!) di Joseph Haydn (1732/1809), ma non sono riuscito a recuperare su youtube nessun video..mannaggia.


Oggi concerto così così, un pò troppo di testa e mai "liberato", almeno per i miei acerbissimi gusti.


Se qualcuno conosce e apprezza (Eva, ci sei? Batti un colpo!) Dvorak e lo vuole spiegare...




Dvorak: terzetto per due violini e viola op.74 (1887)


















sabato 6 marzo 2010

Perla Berlinese n.2 Beffe al potere (in tutti i sensi!)







In queste ore di tristi imbrogli di gente al potere, mi piace raccontare la storia di un improbabile (ma dal clamoroso successo) imbroglio perpetrato ai danni del potere.




La storia è quella di Wilheim Voigt, e la sua storia si svolge nel 1906 a Koepenick (oggi un quartiere nella periferia sudorientale di Berlino)..




Wilheim Voigt era un ciabattino. Disoccupato. Ed un giorno di quel 1906, ebbe un'idea.




Si procurò una divisa militare da capitano e così travestito marciò deciso verso il comune di Koepenick.




E qui cosa fece?




Niente di speciale: arrestò il sindaco, confiscò le casse della città e sparì col bottino!




Fu ripreso quasi immediatamente e condannato, ma la sua figura è, come dire, uscita dalla cronaca per diventare mito, simbolo.




Simbolo della capacità di deridere il potere (quello prussiano, nella fattispecie!) e eroe della sfrontatezza (chutzpah).




Al punto che oggi, davanti all'ingresso dello stesso comune di Koepenick (risparmiato dalla guerra) c'è una sua statua (vedi foto con Virna..) ad accogliere chiunque entri in comune ed una mostra permanente che racconta la sua storia (..la sua vicenda viene pure ricordata ogni anno durante una festa sfrenata!!).




La gente di Koepenick (e di Berlino..perchè la sua storia profuma di quella dialettica sfacciatamente beffarda verso il potere che ancora oggi si trova nelle parole delle persone che vivono nella capitale..) si identifica un pò in questo ciabattino disoccupato che più di un secolo fa, mosso dalla disperazione, recuperò chissà dove una divisa, e marciò.




E convinse tutti.








Alla prossima!




martedì 2 marzo 2010

Lunchkonzert 2.Marzo


Ed ecco il concerto di oggi..prima Ravel che dedica la suonata per violino e violoncello (complessa, che è piaciuta molto a Virna) a Debussy, poi Debussy stesso con una sonata per flauto, viola e arpa (una scoperta, per complessità e piacere..per non parlare dei movimenti dei piedi della suonatrice di arpa..da farci un film..).

A voi.

Oggi: donne 4, uomini 0.


Ravel






Debussy qualità audio e video d'annta (da culto, però!)..pezzo evidentemente poco suonato..questo era l'unico presente interamente in rete!






Alla prossima!