giovedì 17 dicembre 2009

Grandi Consolazioni



Ciao care e cari,


Eccoci qui con un piede sulla scaletta dell'aereo per tornare alla penisola..zero voglia di rientrare nella bagarre post "impatto architettonico" milanese di S. B. (non si sa mai..)..ma tanta voglia di vedere molti di voi (come al solito agenda fitta fitta e impossibilità di vedere tutti..).




Oggi vi raccontiamo di musica.



Classica (ho sentito un rumore di sedie e gente che scappa?).




Cioè, in realtà prima volevo ringraziare Andrea che ci ha spedito su 2 cd di musica che fan calda compagnia..ebbene si..le cose arrivano fin quassù! E le relazioni han bisogno di cibo, per sopravvivere.




Dicevamo, musica classica. Una delle scoperte berlinesi. Adesso non è che dovete immaginarci con panciotto (cioè, quello sì..ci si veste a strati qui..) in poltrona (che non abbiamo..però abbiam comprato un divano a 2 posti pulciosissimo a 35 Euro al mercato delle pulci.. e mai nome fu più azzeccato..però la Giò e Ale ci han dormito e non si grattano oggi più di quanto facessero prima..) ad ascoltare musica classica. Però, come si è detto altre volte, questo è un viaggio alla scioperta di cose nuove...




Quindi.




Quindi qui, tra le varie cose gratis che si possono fare, c'è un concerto a settimana di musica classica che viene fatto nel Foyer della Philarmonie. Di solito son progetti di un/a componente della Berliner Philarmonie che chiama a suonare altra gente.




Ma veniamo al sodo. Martedì siamo riusciti ad andare e, per la prima volta, c'era Mozart. Cioè, non lui lui, musicisti che suonavan pezzi suoi (quelli allegati quà sotto..i pezzi, non i musicisti..). Ed è stata una rivelazione. Ho capito una cosa che altre volte mi ero già detto.




La musica classica è una grande consolatrice.




Mi spiego..queste ultime due settimane sono state un pò...un pò...così, tirate..un pò di ansie da futuro, da decisioni che dovremo prendere e non saran facili..e l'umore faceva un pò di Bunjee Jumping. Con questo spirito siamo andati alla Philarmonie ad ascoltare e vedere (è questa la vera scoperta, vedere suonare la musica classica...il carisma degli strumenti, questi archetti che corrono, gli occhi che si incrociano per intese impercettibili, la gente di tutte le età che accorre e musicisti di tutto il mondo che parlano una sola, antica ma anche moderna, lingua..oltretutto il bello di qs concerti è che ci si siede dove capita, senza sedie, perlopiù per terra..e noi siam quasi sempre seduti per terra di fianco al palco).




Ebbene...pian piano qs musica (questo Mozart è risultato per per certi versi più accessibile di altri concerti sentiti..e a tratti modernissima..voglio dire, scritta nel 1780..) è entrata dentro, si è svolazzato (ascoltate bene il terzo movimento) in giro per gli spazi..a tratti anche un pò commosso (come ci siam confessati a vicenda dopo il concerto..).




Grande, grande, grande consolazione.




La musica.




Ok, tra qualche ora, Italia.




Sale l'emozione.




Tschussy







Ecco qui gli allegati (in coda doveva esserci una chicca che non riesco ad Uplodare...ci riproverò!!)..d'altronde il Natale ed il Capodanno sono o non sono i momenti dell'anno in cui si ascolta musica classica? Per quest'anno ve la proponiamo noi (bruciando sul tempo i vari concerti capodanneschi!)


Quintetto per clarinetto, 2 violini, viola e violoncello (KW 581) (1789)




http://www.youtube.com/watch?v=tDsJafY5ePA&feature=PlayList&p=C4CF79AAAF301679&index=5




http://www.youtube.com/watch?v=xOkMZUmf1EQ&feature=PlayList&p=C4CF79AAAF301679&index=0




http://www.youtube.com/watch?v=rXFlnLlpwUo&feature=PlayList&p=C4CF79AAAF301679&index=1




http://www.youtube.com/watch?v=sT3LIk_p70Q&feature=PlayList&p=C4CF79AAAF301679&index=2







Quartetto per Oboe, Vilino, Viola e Violoncello (KW 370) (1781)




http://www.youtube.com/watch?v=fLKd-d4RPmA&feature=PlayList&p=9016A72A700FE917&playnext=1&playnext_from=PL&index=1
























lunedì 7 dicembre 2009

Jam session


































































































































Scusate l'assenza, è tutta colpa di Facebook.

Riproviamoci, i blog permette quel respiro che troppo spesso quell'aggeggio biancoblu non permette. E poi qui è più intimo.
Dunque.
Sabato sera.

Organizzazione impeccabile: Alla ricerca del' Eintritt frei (entrata libera).
Dopo una premiazione di corti sul muro nel quartiere Mitte, ci dirigiamo verso "Ovest".
Charlottemburg by night. Forse (non siamo riusciti a risalire..) la nostra prima serata dacchè siam qui nell'ex Ovest (cioè, anche Kreuzberg era Ovest ai tempi, ma oggi non sembra davvero..).
Ed in effetti.
Sembra un'altra città.

Arriviamo verso le 23.30 e il locale Jazz che a mezzanotteemezza ospita la Jam session (frei..) è pieno per un concerto a 14 Euro..
Ok, ci rifugiamo nel Caffè Jaques Brel (das ist Charlottemburg, baby..) per una birretta per ritentare l'assalto all' "A-Trane" più tardi.

All'ora stabilita siam lì, approfittiamo del tabagismo della gente che si fuma la sigaretta fuori per trovare un micro tavolino sotto il palco.
Dopo qualche minuto arriva un tipo abbastanza assurdo (basettona, pantaloni di velluto neri di due o tre taglie troppo grandi, giacca a scacchi con sotto maglietta dei San Francisco 49..) che salito sul palco (ondeggia? Si, decisamente..) ci chiede se può appoggiare il suo (decimo?) bicchiere di vino bianco sul nostro tavolino. Naturlich..
Poi arrivano il batterista ansioso (poretto , capiremo più tardi, è l'unico a sbattersi per tenere assieme il trio..) e il contrabbassista polleggiatissimo.

Dalla presentazione capiamo che il sassofonista (che dallo spaesamento del volto potrebbe essere arrivato oggi dal Turkmenistan, ed invece è tedesco..) dev'essere uno bravo.
Attaccano. Tosti, Jazz tirato. E il sassofonista (se sopravvive, ci diciamo io e Vi..) è davvero bravo.

Fan quattro pezzi, tra cui uno più tranquillo, davvero bello.

Poi (su cenno del sassofonista, che nel frattempo si è dimenticato il suo vino sul nostro tavolino..) il batterista dice: se qualcuno vuol venire a suonare con noi..bitte..

Spaesamento e imbarazzo tra il pubblico..d'altronde è una Jam session, ci diciamo..sarà un invito "dovuto"...e invece, nel giro di due minuti fioccano sul palco uno, due, tre, quattro musicisti con il loro strumento nella custodia che si buttano nella mischia (e il sassofonista, intanto, si dilegua..).

C'è il chitarrista elettrico che sembra non suoni da un anno..nel senso della voglia..occupa il palco e non lo molla più..si diverte parecchio.
Poi arriva il clarinettista, più pacato, sorride spesso ed è gentile.

Quindi un Flautotraversista (?!), che suona in maniera geniale (con infiniti tentativi a vuoto di inserirsi nella dolce baraonda che nel frattempo han creato tutti assieme) sculettando leggermente, e poi arriva un pianista con bolla alcolica e dita mooolto capaci.
Poi dopo arriveranno nella serata un altro pianista, due giovani (nel senso vero...cappello da rapper e felpa con cappuccio) cantanti, un altro batterista...ecc..

La cosa bella è che questa scena è un ottima metafora di Berlino. C'è un palco, dove ci si diverte ma bisogna saper fare qualcosa, c'è la capacità di accogliere (secca, senza tanti fronzoli o sguardi in più..come fanno insomma i musicisti Jazz..) e il resto tocca a te.

Noi siam qui e s(t)iam così. Stiamo metabolizzando (devi prendere il tempo, sennò sul palco..) e cercando di capire quando potremo salire su quel palco e suonare il "nostro" strumento..per ora pervade quell'eccitazione mista a paura che si hanno quando si è deciso di salire ma non lo si è ancora fatto. Troveremo strumento e coraggio?
Con che strumento ci vedete? E voi, con quale vi presentereste sul palco?

Bacio, Vi e Die