sabato 7 febbraio 2015

Le cose che ci siamo insegnati

Ciao piccolo, oggi diventi un poco più grande.

Compi tre anni, e stai viaggiando come un treno in corsa. Una bella corsa, devo dire.
Per questo tuo compleanno ho deciso di tornare a scrivere, a scriverti...sperando che un giorno leggerai questa mole di parole che mi lascio dietro, tra computer e Moleskine...

Per questo giro, ho pensato di fare un elenco delle cose che ci siamo insegnati.
Già, perché avere 37 anni d'età di differenza può essere un bel vantaggio (magari ne riparliamo tra 15...), in ciò che si vede, sente, dice (e non dice!).

Direi che la prima cosa che mi hai insegnato è il classico stupore per le cose più piccole di cui parlano tanti genitori: io cerco di recuperarne un po' da te e ti dico spesso "Ehi, fuori c'è il mondo che ti aspetta!".
Ma intanto raggiungere da solo il muretto dove hai lasciato il tuo pupazzetto Vinicio, non è male...

Mi hai insegnato come si ride di gusto, di pancia, con tutto il corpo. Io me lo son dimenticato da un pezzo, però cerco di insegnarti a ridere di ogni cosa..

Ti ho insegnato che "se sarai carino con gli altri, loro lo saranno con te"...tu fai finta di non averlo capito, e intanto mi hai insegnato che è impossibile non esserlo ;-)

Mi hai insegnato che c'è il "mandarino" e il "mandarone", e io quando giochiamo mi ritrovo ad inventare storie poco plausibili...

Cerco di insegnarti che alla gente piacciono le coccole (molto più delle botte) e tu hai imparato a sciogliermi con un bacio della buona notte o con uno dei tuoi abbracci improvvisi che mi spettinano il cuore.
Il fatto che tu sia diventato un bambino normale ma speciale, mi ha insegnato che nei momenti difficili può esser sufficiente tenere botta. E aspettare giorni migliori.
Io cerco di insegnarti che se una cosa non ti riesce o non ti piace, lo puoi dire.

Mi hai insegnato che c'è un'amica a cui si  può dare la colpa delle cose brutte ("La Gugù!"), e io spero ti insegnerò che si può dare un nome alle cose brutte.

Mi hai mostrato parti di me che non mi piacciono e che un poco temo, anche se evidenzi sempre le mie parti migliori.
Io ti ho insegnato che si può chiedere scusa.

Spero di insegnarti la splendida complessità che c'è in giro per il mondo, anche se tu mi dimostri che il salotto di casa può essere il mondo intero (e ci credo, con i Lego, la fattoria con gli animali, un treno, la carta da parati a fiori e un divano viola!).

Mi hai insegnato che dove si sta in due, si può stare anche in tre.
Io stamattina ti mostravo come nella casetta che abbiamo costruito assieme, fossero benvenuti tutti, pure il leone un poco antisociale...

Mi hai insegnato che bisogna avere pazienza coi bambini...ma non più pazienza di quella che già si aveva prima...una pazienza proprio diversa.
E pazienza, se la si perde...

Cerco di insegnarti a non aver paura di quando ci separiamo. Tu mi hai insegnato che non è mica facile come dirlo: quando mi allontano per qualche giorno da te e mamma...sento un tale dolore!

Mi hai insegnato, che tra una cinquantina di bolidi, camion, pompieri, polizia ecc., la tua macchinina preferita è quella bianca e anonima. Ti ho insegnato che possiamo avere gusti diversi ;-)

Ti ho insegnato la differenza tra la tromba, il flauto e il sax. Mi hai insegnato che non è fondamentale a tre anni.
E forse neppure dopo.

Mi hai insegnato che si può chiamare l'uomo ragno "Pantofolo", senza apparente motivazione e fregandosene alla grande. Io ti ho insegnato che, nel farlo, è meglio limitarsi ai supereroi.

Mi hai insegnato che è vero che esistono un sacco di giocattoli più o meno belli, ma niente è come saltare sulle costole del tuo papà.
Io ho provato, senza successo, ad insegnarti che esistono giochi più interessanti...

Sto cercando di insegnarti la generosità. Tu pure.

Beh, che dire, questa lista potrebbe andare avanti per ore..son davvero tante le cose più o meno serie..e siamo assieme da soli tre anni!

A occhio, la corsa del treno sarà davvero una roba interessante...

Auguri Arturino