sabato 7 aprile 2012

E' strano, ma è pure un pò normale.


"E per te, Diego, com'è esser padre?" Questa domanda di solito arriva quando, durante un incontro fisico o via Skype, l'interlocutore si accorge che c'è un altro figuro, scompigliato, barbuto e un pò forzatamente sorridente di fianco alla mamma e al bimbo...
Questa domanda, oibò, da un paio di mesi mi vien fatta spesso... Cosa posso dire? Dal basso dell'esperienza di due (!) mesi?
Va detto...
che è un pò strano andare a letto alle 10 di sera, però è pure un pò normale, se si dormono 4 ore di notte..
E' un pò strano ritrovarsi a canticchiare per circa 16 ore al giorno (pure quando si è soli, per strada, in sostanza durante la propria ora d'aria) la stessa canzoncina tipo "La gatta" di Paoli (quella del gioco) oppure "L'elefante con le ghette" o "Azzurro" (quella della toilette, a seconda di chi lo cambia..) o ancora "Mare profumo di mare" (quella, inutile dirlo, del bagnetto). Però è pure umanamente normale.
E' strano ritrovarsi felice per aver trovato il tempo di tagliarsi le unghie dei piedi, ma è pure un pò (tristemente, comunque) normale.
E' strano svegliarsi il sabato notte quando gli altri vanno a letto dopo averla picchiata dura. Ma (va bene, se tu lo hai fatto per anni) è anche normale.
E' strano invocare come la pioggia nel deserto un rutto. Ma è moralmente (comprensibile e) normale.
E' strano ritrovarsi al supermercato, da solo, a ninnare avanti e indrè il proprio carrello (o, pure più simpaticamente peggio, il carrello portabagagli della mamma che si ha davanti in coda al ceck-in dell'aeroporto!). Ma è, spero, neurofisiologicamente spiegabile (e quindi normale).
E' strano sperare di aprire un pannolino e trovarla gialla, e non verde. Ma è anche olfattivamente normale.
E' strano sperare di aver avuto un'allucinazione uditiva che "allucini" suoni in un'altra stanza. Ma caspita (pure ora che sto scrivendo, e non è un'allucinazione, mannaggia...), se è normale!
E' oggettivamente strano vivere in un bilocale di 42 metri quadri e avere la sensazione che sia colonizzato da un esserino di 60 cm scarsi. Ma, vabbè, è anche normale.
E' strano cercare avidi per strada (altri) bambini che strillano senza consolazione o (altri) genitori sfatti dal sonno in giro ad orari improbabili. Ma è anche empaticamente normale.
E' strano accorgersi che il bagno è improvvisamente popolato da strani figuri colorati che si sono impadroniti della vasca da bagno. Ma è, anche senza esser alcoolisti, pure normale.
E' strano abituarsi ad un pianto. Ma è stranamente normale.
E' strano prenderlo in braccio alle 4.30 di notte per dargli il biberon e riconoscere qualcosa in lui che si sta depositando in te. Ma è bello. E normale.
E' strano commuoversi quando sta bene e magari sorride. Ma è normale.
E strano pensare che crescerà e che questo significherà per me invecchiare. Fa un pò male, ma è normale.
E' strano essere padre o madre. Ma è pure un pò normale, in fin dei conti.